Hitler e la ricerca del Santo Graal.
L’ideologia e la filosofia nazista era fatta fra le altre cose di strani riti, di occultismo, di macabre cerimonie nei boschi della Wesfalia; è noto l’amore del fuhrer per gli oggetti appartenenti al Sacro Romano Impero, il suo morboso desiderio di impossessarsi del sacro Graal, in nome del quale furono organizzate, dai vertici del reich, frenetiche ricerche, guidate da un Otto Rahn che, all’improvviso, durante una ricognizione in montagna, quando sembrava vicino alla meta, sparì nel nulla; uomini del reich furono visti anche in estremo oriente, alla caccia dei “maestri sconosciuti” della mitica Agarthi.
I fatti storici provano che l’allora capo delle SS Heinrich Himmler avrebbe visitato la Spagna durante la guerra perché credeva che il Graal Fosse presso l’Abbazia di Montserrat (di cui ci occuperemmo a breve in un prossimo articolo) vicino a Barcellona.
Uno dei principali responsabili (ed esecutore) dell’Olocausto nazista era fortemente convinto che trovare il Graal poteva aiutare la Germania a vincere la guerra e dargli poteri soprannaturali.
Avvenne, così, che squadre di uomini delle SS furono impegnate nella vana ricerca del Graal ed il nazismo ci investì parecchi fondi, anche con l’ambizione che importanti scoperte archeologiche potessero permettere di riscrivere la storia e dimostrare che la razza “tedesca ed ariana” fosse la più forte ed importante della storia.
Basti pensare che sotto il regime di Hitler le cattedre in archeologia sono passate da poche unità fino a 24 tutte con il compito di confutare le teorie della superiorità della razza e trovare il maggior numero di manufatti rari (e con valenza esoterica).
L’archeologo Hans Reinerth (sembra il preferito dallo stesso Hitler ebbe da dire :
” Se vogliamo tornare ad essere un grande ed unico popolo dobbiamo ricostruire il tempo dove il nucleo della razza nordica era ancora pura e leale e la cultura di tale razza ha influenzato e favorito la crescita culturale e morale di tutta Europa”.
Himmler e Alfred Rosenberg (il filosofo del partito nazista razziale) erano convinti, come il loro capo Hitler, che Gesù Cristo in realtà discendeva dalla razza ariana.
L’idea di Hitler era quella di governare il mondo per 1000 anni.
Himmler aveva inviato una squadra di uomini delle SS in Tibet prima della guerra per cercare di scoprire il mitico regno perduto di Shangri La.
Quando la macchina da guerra nazista nel 1941 si mosse verso Est per conquistare l’ Unione Sovietica accanto alle truppe vi erano degli archeologi (spesso trattati come schiavi) il cui compito era quello di scavare e trovare le tracce degli antichi antenati tedeschi (biondi e con gli occhi azzurri) e le prove anche storiche che la razza ariana era quella destinata al dominio del modo.
Molti archeologi morirono, e come ha detto lo storico Dirk Mahsarski anche essi conobbero l’Olocausto e la sofferenza dei lavori forzati.
Le fonti storiche non ci dicono se in qualche modo il Graal fosse stato trovato affettivamente dai nazisti e magari portato in un posto tuttora segreto.