Il cerchio della fortuna.
Il primo articolo di Maggio vi descrive un popolare rito propiziatorio, che serve per far intervenire Fortuna nella vostra vita e per esaudire i vostri desideri di abbondanza e ricchezza; è un rituale abbastanza famoso e lo potete trovare descritto in molte varianti.
Io vi propongo la versione più nota, tipica delle tradizioni del centro Italia.
Per realizzare questa opera ci servono elementi dal forte valore simbolico legati all’elemento terra.
I rituali dedicati alla fortuna e all’abbondanza hanno, in generale, tutti come fondamento principale ed ispiratore la concretezza e la materialità che sono appunto legati a doppio filo con la terra.
La tradizione popolare e agreste di questa pratica ci viene suggerita dal vino, vero simbolo contadino dell’abbondanza e dell’allegria che portano la fortuna e la ricchezza.
Recuperatevi, quindi il seguente materiale:
- Quattro candele rosse
- Quattro candele verdi
- Un bicchiere di vino, rigorosamente rosso. (Se lo avete, utilizzate un bel calice)
- Otto noci o mandorle (o dei semi commestibili come quelli di girasole)
- Un sassolino tondeggiante
- Un accendino
- Un ripiano che possa farvi da supporto / altare
Preparate con cura il vostro spazio di lavoro, cercate di creare un ambiente luminoso ed accogliente.
Questo rituale va fatto, secondo tradizione, con il ‘sole alto’ verso le prime ore del pomeriggio o ancora meglio sul ‘far del mezzogiorno’.
Non vi sono lunazioni o periodi particolari, fatelo quando ne avete bisogno e lo desiderate.
Ponete le candele sul vostro altare in modo da formare un cerchio. Alternate le candele a seconda del colore (una rossa, una verde, una rossa…).
Al centro ponete il bicchiere col vino e sulla destra, sempre all’interno del cerchio delle candele, mettete le noci.
Prendete, ora, il sassolino e tenetelo nella mano sinistra; dovete impugnarlo fino a quando non avete terminato il rituale.
La pietra, oltre all’elemento terra simboleggia la ruota della fortuna che grazie a questo rituale ricomincerà a girare nel verso giusto.
Partite dalla prima candela rossa posizionata sulla destra (altre varianti suggeriscono di partire da quella posta maggiormente a Nord) e accendetela.
Prendete una noce (o una mandorla, un seme di girasole….) e intingetela nel vino con la mano destra.
Mangiatela e esprimete a voce alta il vostro volere /desiderio.
Ripetete questi gesti finché non avete acceso tutte le candele e mangiato tutte le noci; dovete procedere in senso orario.
Quando avete acceso tutte le candele prendete il bicchiere con il vino rimasto e brindate alla vita, alla Fortuna e all’abbondanza.
Fate i gesti con solennità e calma, prendendovi tutto il tempo necessario.
Tenete il sassolino con voi, sarà un potente amuleto portafortuna.
Terminate il rituale spegnendo le candele e ringraziando (gesto opzionale) la vostra divinità o forza spirituale di riferimento.
Le candele rimaste le potete riutilizzare per rifare lo stesso rito o riciclarle utilizzandone la cera per crearne di nuove.