Eclissi: quando luce e ombra danzano nel cielo

Da buon stregone, mi piace guardare il cielo e, mentre sto scrivendo questo pezzo, dalle mie latitudini sta cominciando un’eclissi parziale di Sole. È sempre uno spettacolo affascinante, un evento che lascia senza fiato e che sembra parlare direttamente all’anima. C’è qualcosa di profondamente arcaico e misterioso nel vedere la luce del giorno velarsi lentamente, come se il cielo stesso volesse raccontare una storia antica, fatta di cicli, presagi e trasformazioni.
Un’eclissi non è solo un fenomeno astronomico, ma un momento sospeso nel tempo, un attimo in cui l’ordine naturale delle cose si piega a un’armonia più grande, quasi segreta. Per un istante, è come se il mondo intero trattenesse il respiro, immerso in una penombra irreale che porta con sé echi di miti e leggende. Gli antichi la temevano e la veneravano, vedendola come un segno del destino, un messaggio da decifrare.
Oggi, con la scienza a guidarci, sappiamo esattamente quando e come avverrà, eppure l’emozione rimane intatta.
È il cielo stesso che ci ricorda quanto siamo piccoli di fronte alla grandezza dell’universo, e quanto, nonostante tutto, continuiamo a cercare significati, meraviglia e connessioni con il cosmo. In fondo, ogni eclissi è un invito: a fermarci, a osservare e a sentirci parte di un disegno più vasto e misterioso, dove scienza e magia si sfiorano nel gioco eterno della luce e dell’ombra.
Le eclissi solari si verificano quando la Luna si interpone tra la Terra e il Sole, oscurandolo temporaneamente. Questo fenomeno è spesso interpretato come un simbolo di rinnovamento, di dissoluzione dell’ego e di opportunità per un nuovo inizio. Tradizionalmente, nelle pratiche esoteriche, l’eclissi solare viene vista come un momento in cui l’energia maschile e solare viene momentaneamente velata, dando spazio a una profonda introspezione.
Le eclissi lunari, invece, accadono quando la Terra si frappone tra il Sole e la Luna, oscurando quest’ultima. Essendo la Luna collegata alle emozioni, all’inconscio e all’energia femminile, questo evento rappresenta il momento ideale per il rilascio, per affrontare ombre interiori e lasciare andare ciò che non serve più.
Nei tempi antichi, le eclissi erano viste come eventi di grande potenza, spesso temute e venerate al tempo stesso. Gli astrologi babilonesi, i druidi celtici e i mistici orientali credevano che durante un’eclissi il velo tra i mondi si assottigliasse, permettendo un più facile contatto con il divino e con le dimensioni superiori.
In magia e occultismo, le eclissi sono considerate momenti in cui le energie dell’universo si intensificano, amplificando i rituali e le pratiche esoteriche. Alcuni antichi testi affermano che gli incantesimi lanciati durante un’eclissi possiedano un potere moltiplicato, specialmente se legati alla trasformazione personale, alla protezione o al cambiamento del destino.
Esistono credenze secondo cui le eclissi rappresentino porte dimensionali temporanee, capaci di facilitare la comunicazione con entità superiori o ancestrali. In molte culture, si praticavano rituali per proteggersi dalle influenze negative che potevano emergere in questi momenti di squilibrio cosmico.
Ma come possiamo sfruttare il momento dell’eclissi (anche solo parziale, come in questa mattina un po’ uggiosa) nella nostra antica arte? Cerco di riassumervelo un po’ in questi punti.

  • Meditazione e introspezione: durante un’eclissi, il silenzio interiore può rivelare verità nascoste. È un ottimo momento per riflettere sulle proprie scelte e sul proprio percorso spirituale. Le vibrazioni cosmiche sono alterate, favorendo stati di coscienza espansi e facilitando la connessione con il sé superiore.
  • Lavoro con le ombre: essendo le eclissi momenti in cui il Sole e la Luna si oscurano reciprocamente, sono considerate potenti per affrontare le proprie ombre interiori e superare blocchi emotivi. È il momento ideale per svolgere esercizi di regressione o visualizzazione per scoprire traumi passati e liberarli.
  • Evocazioni e contatti spirituali: secondo alcune tradizioni, le eclissi amplificano la connessione con gli spiriti e gli antenati. È possibile sfruttare questa energia per chiedere guida e illuminazione. Alcuni praticanti utilizzano incensi e candele nere o argentate per amplificare la connessione con il mondo degli spiriti.
  • Protezione energetica: poiché le eclissi creano forti flussi energetici, alcuni esoteristi consigliano di proteggere la propria energia con cristalli come l’ossidiana, il quarzo nero o l’ametista. È anche utile tracciare sigilli protettivi con il sale o praticare rituali di purificazione prima dell’evento.
  • Divinazione e preveggenza: l’energia delle eclissi è considerata ottima per la divinazione. La lettura dei tarocchi, la scrying con specchi neri o l’uso delle rune possono offrire visioni e intuizioni particolarmente potenti in questi momenti di transizione cosmica.

Piccolo rituale propiziatorio

Questo rituale è pensato per armonizzarsi con il simbolismo dell’eclissi (potete tranquillamente farne esperienza anche se materialmente non ne siamo in presenza), sfruttandone il potere per attirare equilibrio e prosperità. L’eclissi rappresenta il passaggio dall’ombra alla luce, un ciclo che può essere canalizzato per rafforzare i propri intenti.
Questa pratica, simbolicamente va svolta la sera / notte, quando il sole ha abbandonato da un po’ il cielo. Non bisogna rispettare, invece, alcun giorno o lunazione particolare.
Trovate uno spazio all’aperto o vicino a una finestra aperta. Prendete una ciotola con del sale e una candela bianca. Il sale rappresenta la purificazione e la stabilità, la candela il ritorno della luce.
Rimanete nell’oscurità, spegnendo qualsiasi fonte di luce.
Chiudete gli occhi e respirate profondamente, immaginando di immergervi nel buio dell’eclissi.
Provate a percepire dentro di voi il potere della sospensione, del momento tra ciò che era e ciò che sta per essere.
Ora prendete la vostra candela bianca e accendetela; tenetela per qualche istante nella vostra mano abile dicendo queste parole o simili:

“Dal buio alla luce, accolgo la trasformazione. Che l’equilibrio regni in me e intorno a me.”

Deponete la candela bianca sul vostro altare (basta un semplice ripiano in questo caso) e prendendo un pizzico di sale lasciatelo cadere tra le dita in modo che scorra nel palmo della mano.
Questo gesto simboleggia il radicamento e la stabilità mentre vi liberate dalle energie stagnanti.
Rimanete ancora un attimo in meditazione e lasciate fluire le energie dentro voi. Chiudete questo rituale ringraziando e spegnendo la candela; quest’ultima potete riciclarla per usi futuri.
Concludo lasciandovi un personale pensiero.
Le eclissi non sono semplici fenomeni astronomici, ma eventi di profonda risonanza spirituale. Possono essere viste come momenti di rottura e cambiamento, in cui l’universo ci offre l’opportunità di trasformare la nostra vita e le nostre energie. Sia che si scelga di osservare un’eclissi con il cuore di uno scienziato o con l’anima di un mistico, questi eventi celesti continuano a ispirare l’umanità, ricordandoci che siamo parte di un cosmo in continua evoluzione. Il cielo parla a chi sa ascoltarlo, e le eclissi sono uno dei suoi messaggi più potenti.

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