La cicogna
L’auto illusione è spesso pessimista e le persone non informate possono pensare che “la vita è troppo dolorosa” e “la legge dell’impermanenza ( Condizione di precarietà, di provvisorietà) causa sofferenza”.
L’abitudine di sentirsi sempre una vittima è peggio che inutile, anche nei circoli esoterici.
Incolpare il “Kali Yuga” per gli errori umani è particolarmente poco intelligente.
Tutti gli aspetti dell’Universo si sviluppano e apprendono grazie alla legge benedetta del rinnovamento e della rinascita. Invece di lamentarci delle difficoltà, possiamo ricordare la filosofia di Epitteto (lo schiavo filosofo) e non sprecare energie su fatti che sono al di fuori del nostro campo di azione, ma compiere il nostro dovere in relazione a ciò che dipende da noi.
È la beatitudine, non il dolore, che è al centro della vita.
Tutti possono espandere la propria connessione con questo centro.
Vecchie forme e vecchi strumenti vengono naturalmente abbandonati al momento giusto, affinché possa avvenire una rinascita.
Ad ogni “ fine ” corrisponde un nuovo “ inizio ”.
La decadenza prepara il rinnovamento, e ogni “ notte ” del tempo ha una missione: il suo dovere o dharma è preparare il mattino luminoso del giorno dopo.
La cicogna è una varietà popolare della fenice.
Nella mitologia egizia, l’anima reincarnante delle persone era rappresentata dalla cicogna.
Ogni 1.000 o 2.000 anni e, talvolta, 3.000 anni secondo le Lettere dei Mahatma la sacra cicogna o anima spirituale ci porta un nuovo bambino come veicolo per permetterci di esistere per un po’ di tempo nella vita materiale.
Le incarnazioni avvengono secondo le esigenze evolutive dello spirito.
Le cicogne, come gli aironi, sono simboli della scienza divina.
Il libro del Levitico (11:13-19) afferma che mangiare la carne di certi uccelli, è un enorme abominio.
Fra questi troviamo l’airone, la cicogna e il pellicano. Il pellicano è talvolta visto imparentato con la fenice ed è utilizzato come simbolo del Cristo, oltre ad essere associato al sacrificio e alla resurrezione (o reincarnazione).
In un racconto sulla fenice, Hans Christian Andersen scrive:
“ Nel Giardino del Paradiso, sotto l’Albero della Conoscenza, è sbocciato un cespuglio di rose. E lì, nella prima rosa, è nato un uccello. Il suo volo era come un raggio di luce, il suo piumaggio era bellissimo e il suo canto affascinante.
Ma quando Eva colse il frutto dall’albero della conoscenza del bene e del male, quando lei e Adamo furono espulsi dal paradiso, una scintilla cadde dalla spada fiammeggiante dei cherubini nel nido dell’uccello, che subito bruciò col fuoco”.
L’uccello è morto tra le fiamme; ma dall’uovo rosso nel nido volò un nuovo uccello: l’unico e solitario uccello Fenice. La favola racconta che dimora in Arabia e che ogni cento anni muore bruciata nel suo nido; ma ogni volta una nuova Fenice, l’unica al mondo, sorge dall’uovo rosso.
… La Fenice non è solo un uccello dell’Arabia. Vola nel bagliore dell’aurora boreale, attraverso le pianure della Lapponia, e salta tra i fiori gialli nella breve estate groenlandese. Sotto forma di falena polverosa, vola sotto le montagne di rame di Fablun e le miniere di carbone d’Inghilterra, o sopra l’innario che riposa sulle ginocchia del pio minatore. Galleggia su un fiore di loto nelle acque sante del Gange, e gli occhi della fanciulla indù brillano quando la vede. “
In un altro racconto, Andersen affronta le difficoltà incontrate dalle cicogne nell’allevare i loro piccoli. Uno degli ostacoli sta nel fatto che le cicogne, adulti e pulcini, sono spesso maltrattate dall’uomo….L’umanità ha ancora molto da imparare.
La cicogna porta buoni auspici. È un simbolo di pietà filiale, poiché si crede che nutra i suoi genitori quando sono vecchi.
In alcuni luoghi si dice che basta che una cicogna lanci un solo sguardo a una donna perché rimanga incinta. In Cina, questo straordinario potere vitale è attribuito all’airone.
La cicogna, l’ibis e l’airone combattono il male.
Questo forse spiega gli ostacoli che devono affrontare le cicogne, secondo Andersen. L’ibis uccello sacro è ampiamente discusso nell’opera “The Secret Doctrine”, di Helena P. Blavatsky.
Datrice di vita come la fenice, la cicogna è uno dei simboli più popolari della longevità.
Si sostiene che le cicogne possano vivere per molti secoli. Quando una cicogna raggiunge l’età di 600 anni, smette di mangiare e inizia a mangiare solo acqua. Questo uccello è particolarmente ammirato dagli studiosi di alchimia taoista.
L’ibis e la cicogna sono simboli della Sapienza eterna, sempre rinnovata, ed esprimono il potere della compassione universale.
Vivendo in sintonia con questi uccelli leggendari, lo studente di filosofia esoterica può imparare a rinascere ogni giorno sul piano spirituale.