Divinazione con l’acqua

In questo periodo ci stiamo tutti rendendo conto, drammaticamente, come l’acqua sia fondamentale e preziosa. Da dove scrivo, in mezzo alle mie montagne e ai miei boschi, la siccità sta assumendo dimensioni preoccupanti; i laghi e i fiumi della mia regione stanno sempre più asciugandosi e la terra è meno fertile.
Fin dall’inizio della civiltà umana l’acqua ha svolto, e continua a svolgere, un ruolo importante nella nostra vita quotidiana.
Quasi tutti i miti della creazione includono l’acqua come forza creativa e tela pura per gli dei per dipingere il mondo. Inoltre, ha la rappresentazione riflessiva di una forza distruttiva attraverso innumerevoli miti del diluvio o storie di grandi alluvioni.
L’acqua, come la volontà degli dei, può sia dare che togliere.
L’acqua è usata nei rituali per purificare, santificare e consacrare perché è di per sé santa in senso antropologico.
È magica perché l’abbiamo impregnata di proprietà magiche da quando l’uomo è venuto al mondo, e lo facciamo, giustamente, ancora oggi.
Proprio come l’uomo neolitico cercava aree acquose sulla terra che potessero sostenere la civiltà, l’uomo moderno cerca nello spazio pianeti acquosi che possano sostenere la vita.
Non importa quanto voi siate religiosi, agnostici o atei, l’acqua è ancora considerata, giustamente e sempre più, sacra.
Ecco perché dico che l’acqua è magica e mistica.
L’acqua nei rituali e nelle religioni è cruciale per gli esseri umani, per gli dei e tutto ciò che conta nel mezzo e oltre.
Le cosmologie dipendono in larga misura dall’acqua, sia fisicamente che metaforicamente, per creare costruzioni comprensibili delle relazioni tra umani, dei e le sfere ultraterrene.
Partendo da queste considerazioni capite come l’acqua è più di un elemento: è energia, sostentamento, vita.
Ad essa dobbiamo rispetto (la sua forza, può essere distruttrice) e profonda fiducia.
Questa semplice e antichissima pratica vi darà una semplice risposta di tipo si / no e potete farla in qualsiasi momento avete bisogno di una risposta immediata; l’acqua non vi tradirà, essa saprà indirizzarvi per il meglio.
Recuperatevi il seguente materiale:

• Una piccola pietra (se l’avete potete utilizzare un cristallo di quarzo rosa / bianco)
• Una ciotola d’acqua

Sedetevi comodi davanti alla ciotola d’acqua. Se lo ritenete (in maniera del tutto opzionale) potete illuminare il vostro spazio di lavoro con una candela bianca.
Prendete la vostra pietra con la mano abile, concentratevi e fate la vostra domanda a voce alta (dovete farla in modo da avere una risposta si/no).
Lasciate cadere la pietra nell’acqua.
Osservate la ciotola e contate esattamente le increspature che la pietra produce cadendo nell’acqua.
Se c’è una quantità pari di increspature (2, 4, 6, 8, ecc.) la risposta è sì, se c’è una quantità dispari (3, 5, 7, 9, ecc.) la risposta è no.
Recuperate la pietra e conservatela, in modo da poterla riutilizzare per le prossime domande.
L’acqua donatela a qualche pianta.

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