All Hallow
Chi legge questo blog sa che mi sono sempre dissociato da quella specie di grottesco, e ormai globale, ‘Horror party’ che ha il suo apice nella notte del 31 Ottobre.
Halloween nasce come festa dei santi, non di quelli famosi e da altare ma di quelli piccoli, di famiglia: i nostri morti.
Il nome deriva dall’antica festa di All Hallow, di Ogni Santi. Bisogna risalire all’antica Irlanda, quando c’era il dominio dei celti.
A quell’epoca, cioè alla metà del IX secolo, Papa Gregorio IV istituì la festa di Ognissanti e la fissò in perfetta corrispondenza con l’antica Samhain, appunto di origine celtica, che era il 1° novembre.
La festa sottolinea proprio la comunione dei vivi coi propri morti; dovrebbe essere il tempo della memoria e della riflessione profonda delle proprie radici.
Per chi crede che il viaggio dell’uomo non si fermi solo all’esistenza biologica, questo è il tempo in cui la barriera con il mondo degli spiriti è meno impenetrabile.
Vi invito, una volta posate le maschere e spento le zucche dalle sembianze di ‘Jack-o’-lantern’ di raccogliervi per qualche minuto in silenzio e volgere lo sguardo verso chi, dei vostri cari, vi ha preceduto nel cammino della vita.
Trovatevi un posto appartato e tranquillo, fate silenzio fuori e dentro di voi.
Accendete una candela bianca e sedetevi comodi.
Pensate ai vostri cari che non ci sono più e ai momenti che avete passato con loro…lasciatevi andare alla nostalgia e al ricordo.
Darete un profondo senso a questa notte e camminerete lungo il velo sottile mano nella mano con chi vi ha fatto un pezzo di strada, in questo mondo, con voi.