La rarissima congiunzione del 21 dicembre 2020

In questo melanconico fine settimana, dove l’autunno ha deciso di prendersi interamente lo spazio che gli compete, vi propongo un interessante articolo che fa il punto sull’eccezionale ed interessante congiunzione planetaria fra Giove e Saturno che avverrà il 21 Dicembre, proprio a ridosso delle festività natalizie.
Questo allineamento sembra che abbia una profonda relazione con i fatti veri o ‘presunti’ (a seconda della sensibilità di fede) avvenuti circa un paio di millenni fa…..
A chi vorrà, auguro una buona lettura.

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È da tutta l’estate che Giove e Saturno compaiono vicini in cielo, e stanno continuando a ridurre la loro distanza.
La distanza minima si avrà il 21 dicembre, lo stesso giorno del solstizio d’inverno: la distanza tra i due pianeti sarà di soli 6’6.6″ (un decimo del diametro apparente della Luna): circostanza rarissima nei secoli passati, mentre in futuro avremo eventi simili nel 2080, 2417, 2874 (notte di Natale…).
Quel giorno vedremo dall’Italia Giove e Saturno come un unico astro luminosissimo verso Ovest, poco dopo il tramonto.
Ma cosa dire della distanza angolare minima che raggiungeranno i due pianeti il 21/12/2020?
C’è motivo di credere che sia stata questa rara congiunzione a guidare i Re Magi a Betlemme.

In sostanza:

  • La “Stella” sarebbe stata una congiunzione planetaria tra Giove e Saturno, caratterizzata dall’essere “tripla” (ossia i pianeti si avvicinano e allontanano tre volte nell’arco di 7 mesi, non separandosi mai più di 3° tra loro)
  • Questa congiunzione è avvenuta da maggio a dicembre del 7 a.C., che corrisponde a una delle date più probabili della nascita di Cristo
  • La congiunzione è stata visibile verso Est, subito prima dell’alba
  • La congiunzione si è verificata nella costellazione dei Pesci, costellazione in cui il Sole passava all’epoca durante l’equinozio di primavera
  • Per il verificarsi di un’analoga situazione occorre risalire fino al 4038 a.C.
  • Durante lo svolgersi della congiunzione tripla, a causa del moto combinato della Terra i due pianeti si sono “arrestati” in cielo (18/07) e hanno percorso un tratto della loro orbita in direzione opposta (retrograda: da Est a Ovest) fino al 13/11, riprendendo poi a muoversi di moto diretto (da Ovest a Est)
    Per quanto attiene alla narrazione dell’evento da parte di San Matteo, l’interpretazione cronologica potrebbe essere la seguente:
  • Aprile/Maggio: i Magi osservano la congiunzione comparire a Est, emergendo progressivamente dalla luce del Sole (“abbiam veduto la sua stella sorgere in Oriente [all’alba/dal Sole]”)
  • Giugno: la congiunzione non si scioglie, e i Magi proseguono le osservazioni
  • 8 luglio: inizia il moto retrogrado da Est verso Ovest: la “Stella” inizia a muoversi in cielo verso Gerusalemme, situata a Ovest rispetto al luogo d’osservazione dei Magi (“ed ecco la stella, che avevan visto sorgere in Oriente [all’alba/dal Sole], andar loro innanzi [di moto retrogrado, conducendoli innanzi]“)
  • Ottobre/Novembre?: i Magi decidono di partire e arrivano a Gerusalemme in autunno, con la “Stella” che sta ora tramontando a Ovest, scomparendo poco prima del sorgere del Sole-
  • Una volta arrivati “in zona” la Stella non serve più a indicare la direzione, cosicché devono chiedere a Erode “dov’è nato il Re dei Giudei”
  • 13 Novembre: termina il moto retrogrado e ricomincia il moto diretto da Ovest verso Est
  • La “Stella” in quei giorni è quindi (quasi) ferma in cielo: nel frattempo i Magi raggiungono Betlemme
  • Fin quando, giunta [con i Magi] sopra il luogo dov’era il Bambino, si fermò [terminò il moto retrogrado]”

Dunque:

  • I Magi studiano la congiunzione Giove-Saturno, e vedono che non si scioglie come le altre ma anzi – una volta avvicinatisi i due pianeti – entrambi cambiano direzione e puntano verso Gerusalemme: vi vedono un’indicazione divina
  • I Magi partono e arrivano a Gerusalemme mentre la congiunzione continua a muoversi “con loro” verso Ovest, tanto che arrivati in zona compare ormai verso Ovest prima dell’alba
  • I Magi chiedono a Erode e raggiungono Betlemme, trovando il Bambino proprio quando la congiunzione sta cambiando nuovamente direzione e pertanto è “ferma” rispetto alle stelle fisse: ecco il segno che il loro viaggio è terminato assieme a quello della “Stella” che ha ormai assolto il suo compito
  • Questo spiega perché “vedendo la stella, provarono una grandissima gioia”

Se Matteo avesse avuto nozioni di astronomia, avrebbe potuto scrivere:

“Dov’è nato il re dei Giudei? Perché noi abbiam veduto la sua stella sorgere all’alba/dal Sole e siam venuti per adorarlo”.

Ed ecco la stella, che avevan visto sorgere all’alba/dal Sole, andare di moto retrogrado, conducendoli innanzi…fin quando, giunta (con i Magi) sopra il luogo dov’era il bambino, terminò il moto retrogrado.

Fonte: Alessandro Veronesi per maurizioblondet.it

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