Rituale per ottenere giustizia.
Ho modificato questo post, pubblicato l’anno scorso, su segnalazione di un utente (che ringrazio) il quale mi ha fatto notare che avevo omesso l’utilizzo delle foglie d’alloro nella pratica descritta.
L’ho quindi riportato in evidenza in modo che tutti quelli che sono interessati a questo rituale possono prendere visione della versione corretta.
Vi ricordo che se volete segnalarmi qualcosa su quello che pubblico (errori, discrepanze, passaggi poco chiari) potete scrivermi tranquillamente facendo così un servizio anche a tutti gli altri lettori di questo blog.
– – –
Dopo un paio di post ‘impegnativi’ oggi offro a voi, miei cari lettori, un semplice rito di magia bianca il cui scopo è quello di ottenere giustizia.
È ottimo nel caso dovete affrontare una causa giudiziaria, oppure dovete redimere una questione (anche la riunione condominiale in cui credete di avere ragione) dove avete un confronto dal quale volete avere ragione etc..
Questo rito fa parte dei riti personali in cui la vera energia da canalizzare è la vostra consapevolezza di avere ragione e quindi dovete essere proprio sicuri di questo.
Questo genere di rituali trovano la loro collocazione in luna crescente nei giorni di Giove.
Il giovedì infatti è consacrato al dio degli dei, che rappresenta il potere, l’abbondanza e la ricchezza. Tutti i riti propiziatori per il denaro, la fortuna, il benessere e il lavoro riescono meglio in questo giorno.
Materiale necessario:
- Quattro candele blu
- Una candela rossa
- Quattro foglie di alloro
- Un foglio di carta
- Olio d’oliva extravergine di buona qualità
- Incenso di pino (questo è solo un suggerimento, potete utilizzare quello che più vi aggrada) in grani.
- Carboncini per incenso
- Un bruciatore per l’incenso (se non l’avete, senza acquistarlo potete adoperare tranquillamente un piattino)
- Fiammiferi di legno
Per iniziare accendiamo l’incenso in modo da purificare l’ambiente dove realizzate questa opera di magia, aggiungendo sui carboncini le foglie di alloro.
Le foglie d’alloro sprigionano sostanze aromatiche che riducono gli effetti della stanchezza, dell’ ansia e dello stress per i torti subiti.
Lo scopo è quello di farvi rilassare prima del rituale in quanto questo tipo di opera necessita di una certa positività e quindi i sentimenti negativi (rabbia in primis) vanno assopiti.
Poi prepariamo le candele ungendole con l’olio. Mettete alcune gocce d’olio sulla vostra mano abile , prendete le candele e ungetele facendo un movimento dall’alto verso il basso.
Ungete prima le candele blu che sono quelle che simbolicamente attirano giustizia e poi quella rossa che è quella che propizia la vittoria
Posizionate le quattro candele blu in modo che idealmente formino un quadrato.
Al centro del quadrato posizionate la candela rossa.
Tenetevi il più possibile ‘larghi’ (questo rito necessita del giusto spazio)
Prendete, ora, la candela rossa con la mano destra ed accendetela con i fiammiferi declamando una frase simile a questa:
“Perché contro le ingiustizie io possa trionfare”
Riposizionate la candela rossa accesa al centro.
Ora accendete le candele blu procedendo in senso orario partendo da quella in basso a destra. Prendetele ad una ad una con la mano sinistra e accedetele dicendo per ognuna le seguenti frasi (o simili):
- Prima candela: ” Lo sguardo della giustizia su di me si possa posare”
- Seconda candela : ” Così che nel mio cuore sincero, adesso possa guardare”
- Terza candela: ” Che la bilancia pesi il torto e la ragione “
- Quarta candela : “Giustizia sia fatta in questa situazione”
Mentre le candele bruciano scrivete nel foglietto la questione che dovete risolvere e bruciatelo utilizzando la fiamma della candela rossa.
Rimanete in meditazione pensando alla giustizia che vi verrà data osservando le candele che si consumano.
Una piccola postilla. Questo rituale può essere ‘amplificato’ se prima chiedete l’intervento di qualche forza della luce.
MA LE FOGLIE DI ALLORO COME DEVONO ESSERE UTILIZZATE NEL RITUALE PER OTTENERE GIUSTIZIA?
Ha perfettamente ragione (non occorre urlare, però) è stata una mia mancanza. Ho provveduto a modificare l’articolo e quindi l’ho riportato in evidenza con le correzioni del caso.
La ringrazio per la segnalazione.
Le chiedo scusa, non era mia intenzione offendere o creare disagio, era una semplice domanda perché non riuscivo a capire come utilizzare il necessario essendo ignorante in materia. Le rinnovo le mie scuse porgendole cordiali saluti.
Non c’è nulla da scusarsi, ho fatto solo presente di utilizzare una certa ‘Netiquette’.
Sono io, invece, che ringrazio lei per la segnalazione che ho trovato pertinente, utile e necessaria.
Contraccambio i saluti.
Come vanno smaltiti i resti del rituale?
In questo caso le candele non possono essere riciclate. I resti li potete smaltire tranquillamente nel secco residuo.