1941. Un rito per uccidere Hitler
Questa sera voglio raccontarvi una storia curiosa sempre legata, comunque, agli argomenti trattati in questo blog.
La rivista Life è stata una famosa pubblicazione americana attiva (con alterne vicende e reincarnazioni) dal 1883 al 2007 quando la proprietà (il quotidiano Time) ne decise la chiusura definitiva.
Fu la prima rivista completamente fotografica (lo divenne dopo il 1936..prima era un giornale a carattere satirico) ed il 10 febbraio 1941 uscì con la foto che vedete accompagnare questo post ed un articolo che più o meno cominciava così:
“Nella umida sera ventosa del 22 gennaio, una giovane banda di idealisti è andata in una capanna solitaria nei boschi del Maryland.”
Questo evento in realtà aveva un preciso obbiettivo: uccidere Adolf Hitler con un incantesimo Vudù.
La rivista Life cominciò l’articolo descrivendo in questo modo la serata :
“Il luogo della ‘festa’ si presenta con al centro un manichino da sarta, un’uniforme nazista, asce, dei tamburi Tom-Tom e una grande quantità di rum giamaicano; il tutto ispirato dal libro dell’occultista e scrittore William Seabrook: ‘ La stregoneria: il suo potere oggi’.
Al rituale partecipò anche Seabrook, al quale i giovani ‘stregoni’ chiesero di partecipare; esso intervenì (sempre secondo la rivista) molto volentieri vedendo nell’evento la possibilità di testare le sue teorie ma anche di rendere un servizio all’umanità.
Seabrook secondo le cronache del tempo era una specie di uomo selvaggio di alto profilo.
Durante la sua breve carriera di autore di best seller (grazie alla sua conoscenza ed amicizia con Aleister Crowley) narrava spesso le sue avventure di viaggio, come, ad esempio, quando ha cenato con cannibali dell’Africa occidentale.
“Era come un vitello buono e completamente sviluppato”, scrisse del suo primo assaggio di carne umana, “non giovane, ma non ancora di manzo … e non era come qualsiasi altra carne che io abbia mai assaggiato”.
L’articolo della rivista Life era molto caustico e sarcastico in alcuni tratti (ad esempio descrivendo come i giovani occultisti si sono letteralmente ‘riempiti di Rum) ma la cronaca in esso contenuta fu abbastanza circostanziata e ve la riporto (mi scuso per qualche imprecisione nella traduzione) come fu descritta, a quel tempo, dalla pubblicazione.
“La capanna del Maryland, dove avvenne l’incantesimo, appartiene a Charles Tupper, che lavora in una fabbrica navale.
Sei giovani partecipanti sono stati selezionati per far parte ‘dell’esagono principale’.
Il rituale preparato e guidato da Seabrook è cominciato con la vestizione del manichino e con la sua identificazione: ‘Sei Hitler; Hitler sei tu!’ esclamò a gran voce lo scrittore.
L’esagono principale subito dopo intona questa litania:Hitler! Sei il nemico dell’uomo e del mondo; quindi ti malediamo.
Ti malediamo per ogni lacrima e goccia di sangue che hai fatto scorrere.
Ti malediamo con le maledizioni di tutti coloro che ti hanno maledetto!Dopo ogni riga l’intero gruppo rispondeva: ‘Ti malediamo!’
La cerimonia occulta raggiunge il culmine quando i componenti dell’esagono martellano i chiodi nel cuore e nella gola dell’immagine di Hitler invitando la divinità pagana Ishtar a trasmettere le ferite dell’immagine alla carne di Hitler vivente cantando all’unisono: ‘stiamo spingendo chiodi e aghi nel cuore di Adolf Hitler!’
Il rituale finisce con la decapitazione del manichino e della sua sepoltura nella pineta per essere divorato dai vermi.
Dopo il rito della sepoltura tutti hanno fatto festa a base di rum e ritmo di tamburi, dando sfogo alle proprie emozioni.”
La storia sapete come andò a finire : il 30 aprile 1945 Adolf Hitler finì in maniera drammatica i suoi giorni suicidandosi.
Non so se il rituale di William Seabroock ne fu la con-causa ma la fine dello scrittore / occultista è parsa come un pegno pagato alle forze spirituali che esso invocava nei rituali descritti dai suoi libri e forse anche alla divinità pagana Ishtar (fra le altre cose terribile e spietata dea della guerra babilonese).
Poco dopo la caduta di Hitler anch’esso finì la sua vita nel settembre 1945 suicidandosi in un ospedale psichiatrico nelle vicinanze di New York.