Rituale per la tranquillità personale.
Se state affrontando un momento di difficoltà e il fato sembra essere perennemente contro di Voi vi consiglio questo piccolo rituale, che oltre a favorire la fortuna personale tranquillizzerà i vostri sensi donandovi una piacevole sensazione di Relax.
Il timo veniva usato dagli antichi Romani per allontanare gli spiriti nefasti gettandone manciate sui carboni ardenti.
In questo rito riproporrò in piccolo proprio questo gesto.
Il colore associato a questo rito è il blu.
ll blu come archetipo materno positivo deriva dalla nostra storia biologica prima di nascere infatti siamo creature dell’acqua in una soluzione simile a quella del mare da cui originò la vita,.
Come simbolo dell’acqua il blu suggerisce altri significati, pulisce, nutre , rinfresca, purifica, trasforma le sostanze dissolvendole, le rende mescolabili.
- Una candela blu
- Un foglio di pergamena (o comunque un foglio di carta ‘nobile’ ed esempio da lettera)
- Una penna blu
Timo essiccato - Filo di seta blu
- Un carboncino per incensi
- Fiammiferi di legno
Un giovedì in periodo di luna crescente, riempite la Vostra vasca da bagno di acqua calda.
Accendete la candela con i fiammiferi e sistematela su di un ripiano vicino alla vasca.
Affianco alla candela posizionate il dischetto di carboncino acceso e posizionateci sopra qualche pizzico di timo.
Aggiungete sette pizzichi di timo nell’acqua calda (la quantità è simbolica, l’importante e che fate il gesto di contare sette ‘quantità’ di timo.
Ora scrivete le seguenti parole sul foglio di pergamena con la penna blu :
“Alle forze del pianeta Giove io chiedo di accordarmi la fortuna, di questa fortuna ho bisogno per ( specificare il motivo ) . Forze ed intelligenze gioviane , siatemi propizie! Che questa richiesta venga esaudita! Così sia! “.
Se necessario posizionate ancora del timo sul carboncino.
Quando nei riti si parla di carta pergamena ( o anche carta nobile in alternativa) cosa si intende precisamente? Deve essere una carta lavorata, pregiata e “costosa”? Non va bene un classico foglio bianco di carta non riciclata tipo quelli per stampante e fotocopie? Alla fine non sarebbe carta riciclata, ma carta “liscia” e “pura”, diciamo. Posso considerarla carta nobile? Poi volevo sapere, se devo usarne solo una parte, è sbagliato tagliarla con forbici o cose appuntite tipo tagliacarte? È meglio strappare la parte che mi serve con le mani?
È un modo per dire che la carta che utilizzate non deve essere un ‘fogliaccio’ ma qualcosa di un po’ di più prezioso e particolare.
Quando è specificata questa dicitura il foglio deve essere mantenuto intero e non va ne tagliato e nemmeno ‘strappato’.
Poi, come dico sempre, potete modificare a vostro piacimento quello che vi descrivo; le cose principali ed imprescindibili sono le vostre motivazioni e le vostre convinzioni.