Profezie: Il destino della chiesa moderna

Rilancio, nel mio modestissimo blog un articolo molto interessante di Antonio Righi che offre una panoramica sulle profezie che riguardano la chiesa del tempo presente e del futuro prossimo. 
Si possono avere, nello stesso tempo storico, preoccupazioni molto molto divergenti. 
E’ quello che accade oggi nel lacerato mondo cattolico. 
Da un lato il Vaticano, dall’altra un laicato notevolmente perplesso e smarrito. 
Al primo stanno a cuore non più i “principi non negoziabili”, ne la dottrina rivelata o il catechismo con le verità eterne, ma soprattutto l’ambiente, l’accoglienza agli immigrati, il dialogo con i radicali di Pannella e Bonino…
Di qui il plateale disinteresse per movimenti di popolo come il Family day, per i dibattiti sull’eutanasia in parlamento, per i dubbi di cardinali e sposi sulle nuove ed ardite interpretazioni del sacramento del matrimonio. 



Massima attenzione, invece, per ogni iniziativa radicale, che sia la marcetta pro amnistia o indulto, o la presentazione del libro celebrativo della vita di Marco Pannellla, “Una libertà felice”, che avrà come relatore il cardinale Vincenzo Paglia, neoeletto presidente della Pontificia Accademia per la Vita.
Mentre in Vaticano trovano accoglienza Scalfari e Bonino, no global e ambientalisti, sostenitori dell’aborto e della sterilizzazione forzata, molti laici cattolici, anch’essi membri della Chiesa, lottano invece per impedire che ai loro figli venga insegnata un’ antropologia del tutto antitetica a quella biblica, tramite le dottrine gender, oppure si impegnano per evitare che il parlamento italiano, dopo il divorzio breve e le unioni civili, imponga al paese il suicidio di stato. 
A questa netta divisione ne corrisponde un’altra, quella tra i seguaci di Francesco, pronti a chiedere la galera per un po’ di satira irriverente, o intenti, come Alberto Melloni, ad invocare il ritiro della berretta per il cardinale Gerhard L. Müller, e coloro che ritengono che il vero papa sia Benedetto XVI. 
Due papi è una fatto davvero anomalo, che diventa ancora più spiazzante nel momento in cui risulta evidente a tutti che i cardinali prediletti da Benedetto (Raymond Burke, Carlo Caffarra, Gerhard L. Müller, Walter Brandmüller…), si trovano a contrastare con fermezza, seppur con molto garbo, il nuovo corso.
A tutto questo bailamme, aggiungete le profezie, e capirete perché il mondo cattolico è nel caos più totale.
Quali profezie? Quelle di Medjugorje, quelle di Anguerra e quelle della religiosa tedesca Caterina Emmerick. 
Si sarà notato che Bergoglio critica più volte la “Madonna postina”, che lascia troppi messaggi ai suoi fedeli. 
Ma “in un momento terribile come questo”, mi confida una teologa che vuole rimanere anonima, “una mamma deve per forza intervenire con la massima solerzia!”. 
Senza avere alcuna certezza, è inevitabile notare che la Madonna postina di Medjugorje parla un linguaggio che è diverso da quello di Bergoglio: invita alla preghiera e alla confessione, parla di peccato e di eucaristia, di inferno e di paradiso, e, addirittura, di 10 segreti un po’ apocalittici! 
Nulla a che vedere con il magistero di Bergoglio, preoccupato, come si è detto, non tanto della morte dell’anima, quanto dell’estinzione dei pinguini e del presunto global warming. 
Oltre ai due papi, a due modi di leggere il Vangelo sul matrimonio, anche due diverse Apocalissi! 
Ma la Madonna postina di Medjiugorie non è la sola a spargere allarmismi. 
Dal Brasile si diffondono sempre più i messagi di Nostra Signora di Anguerra, che la rete diffonde ovunque. 
Vi si dice che esistono oggi una “vera Chiesa” e una “falsa Chiesa”; una vera dottrina e una falsa dottrina; si attacca con nome e cognome il cardinal Walter Kasper, grande suggeritore di Amoris laetitia; si mette in guardia da “grandi pericoli” imminenti, dal tradimento e dalla apostasia dei chierici e dalla “cecità spirituale” del mondo contemporaneo… Un messaggio più duro, per il Vaticano odierno, sarebbe difficile immaginarlo. 
Il fatto poi che provenga dall’America latina, complica le cose. 
Finita qui? 
No, certamente, perché a girare come una trottola sul web sono anche le profezie di Caterina Emmerick, una monaca agostiniana tedesca vissuta tra il 1774 e il 1824, e beatificata nel 2004 da Giovanni Paolo II. 
Costei disse di vedere, nel futuro, una Chiesa con due papi, protestantizzata e infedele: “Vidi anche il rapporto tra i due papi … Vidi quanto sarebbero state nefaste le conseguenze di questa falsa chiesa.
L’ho veduta aumentare di dimensioni; eretici di ogni tipo venivano nella città (di Roma). 
Il clero locale diventava tiepido, e vidi una grande oscurità” (13 maggio 1820); “Vedo il Santo Padre in grande angoscia. 
Egli vive in un palazzo diverso da quello di prima e vi ammette solo un numero limitato di amici a lui vicini… Vedo che la falsa chiesa delle tenebre sta facendo progressi, e vedo la tremenda influenza che essa ha sulla gente” (10 agosto 1820); “Poi vidi che tutto ciò che riguardava il protestantesimo stava prendendo gradualmente il sopravvento e la religione cattolica stava precipitando in una completa decadenza. 
La maggior parte dei sacerdoti erano attratti dalle dottrine seducenti, ma false, di giovani insegnanti, e tutti loro contribuivano all’opera di distruzione.
In quei giorni, la Fede cadrà molto in basso, e sarà preservata solo in alcuni posti, in poche case e in poche famiglie che Dio ha protetto dai disastri e dalle guerre” (1820).
E ancora: “Vidi che molti pastori si erano fatti coinvolgere in idee che erano pericolose per la chiesa.
Stavano costruendo una chiesa grande, strana, e stravagante … Tutti dovevano essere ammessi in essa per essere uniti e avere uguali diritti: evangelici, cattolici e sette di ogni denominazione.
Così doveva essere la nuova chiesa … Ma Dio aveva altri progetti” (22 aprile 1823). 
Una monaca tedesca che parla di due papi (uno dei quali, se le profezie fossero riferibili ai fatti attuali, tedesco), e di una progressiva protestantizzazione: nel cinquecentenario di Lutero, dopo gli incredibili ed inediti elogi verso il monaco eretico da parte di Bergoglio, mentre la chiesa sembra sempre più vincolata a teologi tedeschi come il gesuita filo-protestante Karl Rahner e nelle mani dei tedeschi Walter Kasper, Reinhard Marx, Albrecht Freiherr von Boeselager…
Come pensare che queste profezie, nel centenario di Fatima, non destino l’interesse e l’attenzione di milioni di cattolici?

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